coreografia Virginia Spallarossa
regia Gilles Toutevoix
con Vittoria Franchina, Giuseppe Morello, Rafael Candela
luci Giacomo Gorini
musica Maurice Ravel
costumi Mirella Salvischiani
produzione Déjà Donné
con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura
Durata 50 min.
Rave.L è lo spettacolo di uno spazio senza tempo.
Un progetto cullato con passione dopo un lungo periodo di studio e di lavoro intorno a un allestimento visionario, dinamico e strettamente legato al potere evocativo della musica di Ravel.
Il Rave di Ravel incontra la danza che, tra volo e abisso, accorda evanescenza e inquietudine, alienazione e acume. La voce del corpo si affranca e si libera dal peso; il peso di dover dire, di spiegare e che permette il vivere sospeso tra umano e sovrumano.
Un tempo vissuto nell’Aion. La danza e la musica tracciano la strada del viaggio fisico e mentale, come metafora di una vita ritmata da continui processi di ricerca e di liberazione attraverso percorsi di sovversione. La tessitura ritmica è affidata a una partitura coreografica che resiste alla rarefazione musicale e trova il suo senso nello stato profondo neurobiologico del flow. Un presente che resta presente, supera il tempo Kronos e vive in quello trascendente ed eterno, capace di far emergere la profondità delle cose nascoste nella loro superficie. Attraverso il rito del rave indaghiamo la dimensione caotica dell’universo e come possa diventare nuovamente possibile un approccio istintivo all’esistenza. Un’estetica della corporeità ebbra e sfrenata accompagna l’evasione dalle coordinate spazio-temporali coartate dalla società post-moderna. La ricerca disvela nell’essenza dell’estemporaneità l’effimero, l’edonismo, il piacere puro grazie alla centralità di quell’atto semplice, piacevole e universale che è la danza.