con Sissj Bassani, Camilla Neri, Martina Piazzi, Francesca Pizzagalli
coreografia Parini Secondo
musica e partitura Alberto Ricca/Bienoise
light design Bianca Peruzzi
costumi Giulia Pastorelli
produzione Parini Secondo, Associazione Culturale Van
con il supporto di O Espaço do Tempo (Montemor-o-novo, PT), Fabrik Heeder Krefeld (Krefeld, DE), IIC Colonia
Perseguendo la propria ricerca sulla relazione tra musica e danza, nella consolidata collaborazione con il musicista Alberto Ricca/Bienoise e la light designer Bianca Peruzzi, Parini Secondo trova nella parola ‘incanto’ il nuovo orizzonte di sperimentazione coreografica. Ispirate dalle ritmiche e melodie della trance music, sfiorano la letteratura esoterica in rapporto ai nuovi artifici di seduzione adottati nella comunicazione digitale per trovare strategie fisiche capaci di produrre nuovi incantesimi.
Intendiamo incanto quel rapimento percettivo che una persona, un oggetto o un’azione può provocare sul contesto e sulle persone che lo abitano; una forma di assoluto stupore che ammalia e pietrifica chi lo subisce. Incontriamo questo processo nella musica Trance, un genere costruito su cicli continui di tensione e rilascio in cui il trasporto ipnotico si accumula costantemente, riempiendo ogni nicchia sonora con un entusiasmo esagerato. Queste salite malinconiche conducono a una percezione sospesa del tempo, paragonabile a quello onirico: una realtà ovattata ma brillante che lascia indietro il pensiero logico per avvicinarsi a quello magico.
La ricerca sul movimento segue l’itinerario musicale utilizzando la dinamica dell’onda e della spirale per creare forme ipnotiche. Il loop indotto da queste catene cinetiche trova nella ripetizione la sua evoluzione che, in maniera graduale nel susseguirsi di variazioni sottili, trasforma i corpi in una massa scenica risonante che tenta di sedurre, di incantare lo spettatore. La coreografia, compressa in una porzione ridotta del palcoscenico, è costretta ad aprirsi sul piano immaginativo: come accade quando sbirciamo il mondo attraverso una finestra di 6 pollici dall’orizzonte limitato della nostra cameretta.