di Vittorio Porcelli
music Studio Batsumi
Per i latini, il nome era un presagio.
Violetto Bellosguardo è il corrispettivo italiano della bambina più bionda ed eccentrica de La Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl.
Violetta, a furia di masticare, diventa un pallone gonfiato e rotola via, blu come un mirtillo.
Violetto, a capo chino, sconta adesso il contrappasso per la superbia di sua sorella, guidato dal blu dell’ambiguo, della fluidità sessuale, della lotta all’ambizione sfrenata, dello sguazzare in un mare tragicomico.
Il solo è un viaggio on the road attraverso l’arroganza della giovinezza, un tentativo di sfiorare la tensione tra ambizione e crollo, prevedendone conseguenze cartoonesche e sfacciate.
Violetto ha perso il primo campionato di carisma del paese.
Buon divertimento e commiserazione.